IN PRIMO PIANOPOLITICASENIGALLIA

Mangialardi: “Durante il Consiglio Grande sul Ponte Garibaldi imbarazzante intervento del sindaco Olivetti”

di MAURIZIO MANGIALARDI*

SENIGALIA – Ho seguito con grande attenzione gli interventi di quella che avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni di chi ha organizzato il Consiglio Grande, una vuota passerella, e che invece, grazie ai contributi puntuali, efficaci, seri e articolati di tanti rappresentanti delle associazioni, è stato un momento di confronto importante. Le posizioni espresse sono state varie, come ovvio, ma un filo rosso ha accumunato sia i contrari che i favorevoli al progetto, ovvero che il ponte è “brutto”, come ha ammesso in primis il vicecommissario Babini.

Aldilà del dato estetico, su cui c’è accordo trasversalmente, sono rimasto sorpreso dalla clamorosa assenza in tutti gli interventi a favore del nuovo ponte di un elemento non secondario: ovvero il ponte stesso! Del nuovo Ponte Garibaldi, di come sarà fatto, dei materiali con cui sarà costruito, di quali dimensioni avrà, del suo impatto visivo non ha parlato in particolare quello che è stato indicato dal Presidente e Commissario Acquaroli come il principale responsabile di quest’opera, ovvero il Sindaco di Senigallia. Stando alle parole di Acquaroli, Olivetti avrebbe potuto dire di NO al ponte se avesse voluto, magari provando ad ascoltare l’opinione dei senigalliesi con un referendum o semplicemente provando a parlare con i cittadini per capire cosa ne pensano: l’orientamento, come dimostrato dal Consiglio Grande, sarebbe emerso nettissimo, quasi unanime.

Un dialogo, quello tra i senigalliesi e il Sindaco, che è in verità impossibile perché la realtà è palese: Olivetti disprezza Senigallia e i suoi abitanti, non ha alcuna intenzione di difendere la città ma anzi ne è il primo accusatore e censore. Invece di parlare della bontà del progetto, a cui evidentemente non crede nemmeno lui, quello che dovrebbe essere il primo cittadino si è lanciato in una temeraria accusa contro la “strana” Senigallia e i per lui incomprensibili senigalliesi che vogliono tutelare la bellezza della propria città. Un intervento arrogante e rancoroso nei toni e nei modi, molto lontano dall’immagine pacata e dialogante che Olivetti vorrebbe autoattribuirsi: per rendersene conto, basta andarsi a riguardare il video. Secondo Olivetti, i colpevoli di tutti i mali di Senigallia sono i senigalliesi che hanno comprato casa in zone goleniche, che hanno interrato fossi, che hanno costruito la Rotonda in un tratto di costa sbagliato, che non imparano nulla dalle lezioni della storia, che non sono in grado e anzi non sarebbero nemmeno interessati a mettere in campo azioni contro il dissesto idrogeologico. Un Sindaco che addirittura gioisce per il fatto che alcuni dirigenti regionali (peraltro gli stessi di adesso) sono sotto processo, invocando la giustizia (tradotto, la condanna) per tecnici e funzionari preparati e competenti, a cui va la mia solidarietà.

Olivetti può legittimamente pensare quello che vuole di noi senigalliesi, che saremo effettivamente “strani” visto che alcuni lo hanno addirittura votato. Dovrebbe però avere più rispetto e guardare, prima di giudicare gli altri, alle proprie azioni.

Ostra subì nel 2014 milioni di euro di danni nella zona industriale, ma nessuno diede la responsabilità a quello che allora era il Sindaco, ovvero Olivetti. Anche nel 2022,  a Ostra ci sono state devastazioni e vittime. Se l’alluvione del 2022 a Senigallia è colpa degli amministratori del passato, allora lo stesso dovremmo dire di Ostra e di chi l’ha amministrata nel passato. Olivetti si atteggia da spettatore di vicende che non lo riguardano, mentre è stato per decenni assoluto protagonista in prima persona da amministratore con incarichi di rilievo, altro che riparatore dei danni altrui.

Rispetto a Senigallia, poi, è giunto addirittura a rinnegare quello che ha fatto nei suoi primi anni da Sindaco: i lavori per il rifacimento dell’ex Ponte 2 Giugno sono iniziati sotto l’amministrazione Olivetti, sono stati seguiti da Olivetti, un ponte che lo stesso Olivetti ha inaugurato e intitolato alle vittime della terribile tragedia di Corinaldo. Nel tratto del Misa adiacente al Ponte degli Angeli, Olivetti ha addirittura installato nel 2021 le luminarie natalizie: un gesto con cui evidentemente ha voluto sin da subito mostrare la propria attenzione e la piena consapevolezza dei rischi connessi alle possibili piene del fiume. Oggi questo ponte secondo il Sindaco non va più bene, andrà demolito, rifatto: ma la colpa è sempre di chi c’era prima, di chi amministrava nel passato, unica ossessione di una Giunta incapace di governare guardando al presente e al futuro e che dunque si rifugia in un’eterna quanto sterile polemica con lo sguardo rivolto indietro.

*Ex sindaco di Senigallia – Vice presidente del Consiglio regionale delle Marche

 

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