Campanile: “Sul nuovo Ponte Garibaldi il sindaco Olivetti è stato messo con le spalle al muro da Acquaroli”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – Tutto si poteva immaginare ma che il Presidente della Regione Acquaroli scaricasse la responsabilità della realizzazione dell’orribile Ponte a Brugola sul Sindaco Olivetti è stata proprio una sorpresa. Eppure è così: per ben due volte, in occasione della replica conclusiva al Consiglio Grande è stato lapidario: se il Sindaco o la Giunta glielo chiedono, questo ponte non si farà. Adesso il Sindaco Olivetti non può più fuggire dalle sue responsabilità politiche, neanche se starà fermo.
La realizzazione del mostruoso (per la collocazione) ponte dipende da lui. Ha un’unica via di fuga: il referendum. Se non se la sente di prendere una decisione o di legare il suo nome “ad imperitura memoria” a questo scempio, chiami i senigalliesi a decidere. Lo farà o, ancora una volta, non avrà il coraggio di una scelta politica?
Ma il Consiglio Grande ha lasciato il segno anche per altro, oltre alla grande partecipazione civica, alla qualità degli interventi, all’amore per la città dimostrato da quasi tutti.
La legge vieta i martinetti (dispositivi che permettono di sollevare ponte) DURANTE LA PIENA. Una capacità minima di comprensione di un testo scritto non può lasciare dubbi. Non usarli è una scelta del progettista e non un obbligo imposto dalla legge.
Il Ponte a Brugola non aumenterà la sicurezza della città. Lì la sezione disponibile per l’acqua è MAGGIORE rispetto a quella nei tre ponti che si trovano a valle nel raggio di 500 metri. Vuol dire che l’acqua uscirà prima che sul Ponte a Brugola. L’unica volta che è uscita dal Ponte Garibaldi, allagando la zona Campo Boario fino a Via Verdi, è stato per l’incuria DI NON INSTALLARE LE PARATOIE LATERALI, come sempre fatto prima.
Il franco idraulico è lo spazio tra la base del ponte ed il pelo dell’acqua. Se l’alveo del fiume si alza a causa dei detriti si alza alche il ponte. E’ anche vero il contrario: se si abbassa l’alveo dragandolo, a parità di franco idraulico, il ponte si abbassa.
Su queste osservazioni l’ing. Babini (il Vice Commissario responsabile) non ha controbattuto né dato risposte. In compenso è stato chiesto ai cittadini di fornire il progetto esecutivo corredato da tutte le autorizzazioni per ponti differenti se non sono d’accordo sul Ponte a Brugola. Neanche se paga la Regione è una strada che si può percorrere.
Quindi il ponte a brugola si farà perché è il più semplice, non perché è l’unico possibile, e perché il Sindaco Olivetti non avrà il coraggio politico di opporsi o di andare al referendum. Poco importa se è orrendo, un pugno nell’occhio agli urbanisti che hanno immaginato e realizzato il centro storico, uno sfregio alla città ed un purgatorio viario. Quando non si ha visione è facile fare danni duraturi.
Nel Consiglio Grande è venuto fuori anche che una volta costruito, sarà un piacere percorrere il Ponte a Brugola per i pedoni e i non-giovani in bicicletta. Le rampe infatti avranno la pendenza dell’ultimo tratto del Passo dello Stelvio. I disabili avranno a disposizione ascensori (se funzioneranno).
Prepariamoci al peggio.
*Consigliere Comune di Senigallia – Amo Senigallia
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io lo dico dal giorno dell’alluvione che ci ha massacrato il 15/09/2022: bisogna dragare il fiume di 3-4 metri, che ci darebbe la sicurezza che la piena possa essere sopportata ( lo dice l’Università di Firenze -dichiarazione del ns. sindaco a settembre 2023 al Teatro Portone) e ci permetterebbe un ponte più basso come era prima. Ma le cose semplici non sono dei nostri politici. A questo punto mi chiedo anche chi ci guadagna a fare questo ponte autostradale sopraelevato?