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A Senigallia una mattinata dedicata alla Difesa legittima sicura / FOTO

L’avvocato Roberto Paradisi: “Il nostro codice penale, che risale agli anni del fascismo, la inquadra come una concessione dello Stato e non come un diritto individuale”. Presenti alla manifestazione i vertici istituzionali, scolastici e delle forze dell’ordine, oltre all’olimpionica Lucia Morico

SENIGALLIA – “Sentiamo nel cuore che difendersi è un diritto innato nell’uomo ma il nostro codice penale, che risale agli anni del fascismo, inquadra la legittima difesa come una concessione dello Stato e non come un diritto individuale. E’ un istituto vecchio non più compatibile con la cultura liberale”.

E’ questa la riflessione introduttiva che l’avvocato Roberto Paradisi, coordinatore nazionale di Difesa Legittima Sicura e docente universitario a Perugia, ha voluto condividere con oltre 900 studenti che questa mattina hanno assiepato il PalaPanzini.

Una giornata di riflessione, approfondimenti e di azione con una esibizione di difesa personale, coordinata dall’olimpionica Lucia Morico, testimonial di Dls, particolarmente apprezzata dai giovani, realizzata in collaborazione con la scuola di ju jitsu di Senigallia “Ludi e Victoria” e con la scuola di taekwondo di San Lorenzo in Campo.

Presenti all’incontro tutte le autorità militari locali con il capitano dei carabinieri Felicia Basilicata, il vice-questore Mabj Bosco e il comandante della Tenenza della Guardia di Finanza Francesco Cavuoto.

A fare gli onori di casa i dirigenti scolastici Alessandro Impoco e Simone Ceresoni, protagonista – al termine della manifestazione – di un gustoso siparietto con la Morico che lo ha atterrato con una tecnica di judo.

I saluti istituzionali li hanno portati la dottoressa Giuseppina Campolucci dell’Unione dei Comuni e l’assessore comunale Cinzia Petetta che ha sottolineato l’importanza, per i giovani, di partecipare a progetti di cittadinanza attiva.

Riflessioni a tutto campo (con interventi interessati e brillanti dei ragazzi stessi) sui presupposti della legittima difesa, il concetto di proporzionalità, la difesa dalla violenza sessuale.

E poi tanti casi di cronaca recente o più datata (si è parlato perfino dello storico caso del calciatore Re Cecconi, ma anche del maresciallo dei carabinieri di Rimini indagato per aver sparato ed ucciso lo straniero che, poco prima, aveva accoltellato quattro passanti).

Gli studenti del Panzini e del Corinaldesi-Padovano (questi ultimi coinvolti nel progetto a lungo termine, con l’avvio di corsi integrati di difesa nella legalità direttamente a scuola) hanno partecipato attivamente, sollevando domande e riflessioni.

L’iniziativa – che ha suscitato un vivo interesse tra i giovani studenti di Corinaldesi-Padovano e Panzini – rientra nel percorso di educazione alla legalità e alla lotta contro la violenza sulle donne che Difesa Legittima Sicura curerà con gli studenti nelle prossime settimane.
Proprio al Corinaldesi-Padovano, di intesa con il dirigente scolastico Simone Ceresoni, prenderà il via un progetto di legittima difesa integrata con un corso base di auto-difesa nella legalità e approfondimenti giuridici su un tema sempre di attualità.

“Soprattutto per le ragazze – ha sottolineato l’olimpionica Lucia Morico, testimonial di DLS che ha invitato studentesse e studenti a partecipare ai corsi – sapersi difendere è oggi fondamentale. Non bisogna diventare campionesse, ma certamente acquisire la consapevolezza delle proprie potenzialità e saper riconoscere situazioni di rischio può fare la differenza”.

Una mattinata davvero interessante per poter guardare avanti con maggiore fiducia e, soprattutto, nel rispetto degli altri.

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