CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

Addio al fotografo senigalliese Riccardo Gambelli

di ALFONSO NAPOLITANO

SENIGALLIA – “Abbiamo perso un leone” sono le prime parole che la figlia Anna ed il figlio Luigi hanno pronunciato appena Riccardo, suo amato padre, ha lasciato questo viaggio per intraprenderne un altro a noi sconosciuto. Gli auguriamo un nuovo viaggio in compagnia dei suo amici fotografi del Gruppo Misa.

Riccardo Gambelli era nato a Senigallia il 7 giugno 1931. Ha Iniziato a fotografare nei primi anni del 1950 in compagnia dell’amico Mario Giacomelli. Amico e fotografo con cui ha cercato nella campagna marchigiana, nella Baia di Portonovo e nei paesi intorno a Senigallia l’ispirazione per creare immagini che nel tempo sono rimaste a documentare la loro sensibilità e la loro personalità.

Gambelli, il più giovane di un gruppo di amatori fotografi, sin dall’inizio coltivò la sua passione e la sua formazione affidandosi all’insegnamento di Giuseppe Cavalli. Ma già negli anni sessanta la vita lo porterà ad abbandonare la fotografia: la famiglia, il lavoro e la sua innata modestia lo tennero lontano dalle scene del dibattito sulla nascente fotografia artistica che esploderà, con Mario Giacomelli, il suo vecchio amico, nel contesto dell’arte contemporanea. Solo dopo il duemila sotto l’egida e lo sprone del Direttore del Musinf, il professor Carlo Emanuele Bugatti, Riccardo riprenderà a frequentare con rinnovata freschezza la fotografia e la camera oscura.

Anche la qualità degli scatti più recenti di Gambelli, nonostante decenni di lontananza dall’obiettivo e dalla camera oscura, saranno la testimonianza della sua cultura fotografica, frutto dell’esperienza svolta sotto la guida, come dicevamo, di Giuseppe Cavalli.

Un’esperienza che ha permesso alla fotografia del Gruppo Misa di Senigallia di oltrepassare i confini regionali e rappresentare un riferimento nazionale ed internazionale nella storia della fotografia.

Nasce così anche l’esigenza di inventariare l’opera di Riccardo Gambelli e quanto aveva fotografato in gioventù. Quello della catalogazione, ricordo, è stato un lavoro che ha impegnato Anna Gambelli per oltre un anno ed è stato per me assai positivo potervi collaborare, poiché si è trattato di una ricerca, che ha ricostruito una parte della storia fotografica di Senigallia. Il Musinf ha successivamente portato avanti la catalogazione di una nuova raccolta di fotografie sulla natura morta, tramite un apposito Quaderno di tecnica della fotografia, la cui prima edizione, oltre alle nuove acquisizioni, è stata dedicata alle fotografie di natura morta presenti nelle raccolte storiche di Mario Giacomelli, Ferruccio Ferroni, Piergiorgio Branzi e appunto Riccardo Gambelli.

Con Riccardo Gambelli muore l’ultimo testimone della Scuola e del Gruppo Misa. La salma potrà essere visitata nella camera mortuaria dell’Ospedale di Senigallia. I funerali saranno ufficiati giovedì mattina. alle ore 9. alla chiesa del Portone.

Riccardo Gambelli (in due foto di Alfonso Napolitano)

 

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