Amo Senigallia: “Meloni fa finta di niente dopo la condanna di Liverani e Da Ros?”
di GENNARO CAMPANILE*
SENIGALLIA – La stampa ha riportato la notizia della condanna in via definitiva di due Consiglieri senigalliesi (in prossimità della Festa delle donne) per aver leso “l’onorabilità della persona offesa nel suo essere madre” presentando “un esposto ai servizi sociali coinvolgendo la figlia minore” “rappresentando considerazioni critiche risultate false, oltre che del tutto generiche”. Tradotto, per beghe politiche i due Consiglieri hanno messo di mezzo una ragazzina minorenne rivolgendosi ai Servizi Sociali. Un attacco violentissimo ad una madre.
Le responsabilità penali sono individuali e quindi non ci sarebbe da commentare. Ma se i due personaggi rivestono incarichi pubblici allora il discorso cambia e si deve valutare come il partito che li ha presentati ai cittadini si comportano.
Il partito è Fratelli d’Italia della Premier Giorgia Meloni. Marcello Liverani, delegato del Sindaco per le questioni cerimoniali e Presidente della Commissione Bilancio, e Davide da Ros (ex-Lega) sono i due Consiglieri Comunali.
Il partito che un giorno sì e l’altro pure propaganda la difesa della famiglia e della donna in quanto tale (figurarsi come madre) è stata in silenzio. Non una condanna morale, né un distinguo, né una sospensione.
In silenzio anche il Vice Sindaco con la nuova casacca dei consiglieri Liverani e Da Ros Riccardo Pizzi.
In silenzio Cinzia Petetta, Assessora alle pari opportunità , donna.
In silenzio Massimo Bello, Presidente del Consiglio Comunale, censore dei comportamenti vivaci nell’assise presieduta.
Fratelli d’Italia ed i suoi esponenti principali hanno voltato la testa dall’altra parte. E pensare che all’opposizione si chiedevano dimissioni (cittadine e nazionali) ad ogni piè sospinto. Se per il Ministro Santanchè si aspetta il giudizio, qui, che il giudizio c’è stato ed è di condanna, non si dice nulla. Chissà se le regole etiche valgono a giorni alternati o sono diverse tra periferia e Roma.
La Premier Meloni, madre di famiglia, non dice nulla eppure qui la vittima è una madre di famiglia che è stata colpita per beghe di partito (Lega).
Non è che dai partiti di maggioranza ci sia un atteggiamento diverso. Dalla Lega silenzio come pure da Forza Italia. Idem il Sindaco che ha scelto Liverani come destinatario di una delega che viene esercitata (almeno d’estate) con visibilità di rappresentanza. Idem per la Maggioranza che ha eletto Liverani Presidente di Commissione in cui si discute di soldi.
L’aspetto più incredibile viene comunque dalle Assessore Campagnolo, Petetta e Romagnoli che si sono inalberate pubblicamente per solidarietà femminile per la ramanzina data ad una di loro in Consiglio Comunale (da un uomo) ed in questa occasione sembrano acquattate o distratte.
Per onore di cronaca occorre evidenziare che non tutti i politici di centrodestra hanno ignorato la questione. L’avvocato della parte lesa è infatti un noto politico senigalliese recentemente eletto segretario di Forza Italia. Forse perché la questione della violenza alle donne gli sta a cuore anche se a commetterla sono i suoi colleghi di area.
*Consigliere comunale AmoSenigallia
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