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Domenica a San Rocco la Scuola di Pace presenta lo spettacolo La Guerra Spiegata ai Poveri

SENIGALLIA- Domenica 16 marzo la Scuola di Pace di Senigallia ha organizzato lo spettacolo La Guerra Spiegata ai Poveri portata in scena dalla compagnia teatrale “Polvere di stelle”.

Il testo scritto da Ennio Flaiano è stato rappresentato per la prima volta a Roma nel maggio del 1946, appena otto mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale, ma ancora molto attuale.

Il presidente della Scuola di Pace del Comune di Senigallia, Daniele Marzi sottolinea come di fronte alla recrudescenza della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali sia necessario contrapporre e promuovere una cultura di pace in tutte le forme possibili: “Non avremmo mai creduto di dover assistere nuovamente ad una folle corsa al riarmo ma è tutto vero. Festeggiamo quest’anno ottant’anni dalla liberazione dal Nazi-Fascismo ma ci ritroviamo ancora schiavi del paradigma bellico se vuoi la pace prepara la guerra. Siamo tornati ad un’assurda euforia bellicista che rende ancora attualissimi i testi del passato come quello di Flaiano che portiamo a Senigallia o come la Ninna Nanna della guerra di Trilussa. Sembra ogni volta di dover ricominciare da capo. Noi scegliamo di resistere a questo cultura di guerra e lo facciamo con ogni mezzo che possa stimolare l’intelligenza delle persone, e il teatro è senz’altro uno dei più efficaci”.

Quello che dobbiamo aspettarci di vedere sul palco ce lo spiega il regista dello spettacolo Mario Giannelli: “L’atto unico La Guerra Spiegata ai Poveri è una vera e propria apologia sulla guerra; un’assurda, satirica, grottesca quanto tragica celebrazione della sua “necessità”, sulla follia universale che la alimenta e su chi la subisce, che Flaiano rilegge con il suo inconfondibile stile tagliente e amaro. È una storia che in fondo parla ancora di noi, una storia scomoda come sa e deve essere il teatro, una storia che da troppo tempo non smette di ripetersi instancabilmente e drammaticamente sempre uguale a sè stessa, ma che possiamo evidentemente cambiare, se solo lo vogliamo. Per ora, da lontano, sembra di sentire all’improvviso la voce di un giovane morto durante una guerra, una tra le tante, troppe in corso, di cui, come tanti altri poveri, non ha mai compreso il senso”.

L’appuntamento è dunque per domenica 16 marzo alle 17.00 presso l’Auditorium San Rocco.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

 

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