CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

I chirurghi dell’ospedale di Senigallia effettuano l’asportazione dello stomaco con tecnica laparoscopica

SENIGALLIA – Il tumore dello stomaco rappresenta il 5,7% di tutte le neoplasie collocandosi al 5° posto per incidenza. Si manifesta con sintomi aspecifici come disturbi dispeptici, dolore addominale, calo ponderale ed anemia. Fondamentale è la diagnosi precoce per garantire una buona prognosi al paziente.

All’Ospedale “Principe di Piemonte” di Senigallia l’implementazione del percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PDTA) dei tumori gastrointestinali permette di prendere in carico il paziente dal momento della diagnosi e accompagnarlo in tutto il percorso diagnostico-terapeutico e di controllo nel tempo con un’assistenza continua.

Il gruppo multidisciplinare formato dalla UOC Chirurgia diretta dal Dott. Fabrizio Corinaldesi, dalla UOC Gastroenterologia diretta dal Dott. Antonio Di Sario, dalla UOSD di Oncologia diretta dal Dott. Massimo Marcellini e dal Servizio di Radiologia, diretto dalla Dott.ssa Carla Spallacci, con la collaborazione dei colleghi della Radioterapia, permette la diagnosi, il trattamento chirurgico e il follow-up di molti pazienti affetti da tale patologia. Ad oggi la chirurgia rimane la miglior scelta e l’unica possibilità realmente curativa per questo tipo di malati prevedendo l’asportazione radicale dello stomaco e dei linfonodi regionali.

Sebbene questo intervento sia stato tradizionalmente eseguito con tecnica “open” (con un’incisione mediana sull’addome), negli ultimi anni l’approccio mini-invasivo laparoscopico permette di ottenere gli stessi risultati oncologici dell’approccio tradizionale, ma con un recupero più rapido e complicanze ridotte.

L’approccio mini-invasivo, inoltre, può essere utile anche per il trattamento dei pazienti più anziani, soprattutto quando presentano quadri complicati da altre patologie: sono questi i casi che possono trarre un beneficio maggiore dalla chirurgia a ridotta invasività. Come per la chirurgia del colon, anche questo tipo di intervento si esegue attraverso piccole incisioni (massimo 1 cm) nell’addome attraverso le quali vengono introdotti un sistema ottico ad alta risoluzione e gli strumenti operatori.

La Chirurgia dell’Ospedale di Senigallia, diretta dal Dott. Corinaldesi, è fornita dei più moderni sistemi laparoscopici ed esegue questo tipo di intervento con tecnica laparoscopica mini-invasiva. L’inizio di tale attività, che richiede esperienza laparoscopica, è stato reso possibile grazie all’impegno di tutta l’equipe chirurgica e all’applicazione, ormai da molti anni, del percorso ERAS (Enhanced Recovery After Surgery) che prevede una riabilitazione precoce del paziente che inizia già nel periodo preoperatorio.

Di grande rilevanza per questa tipologia di attività è anche il rapporto tra medici ospedalieri e medici di medicina generale permettendo diagnosi e trattamento precoci e quindi migliore prognosi. Questa cooperazione, insieme allo sviluppo scientifico, è alla base del successo del trattamento del tumore allo stomaco.

“Grazie alla tecnica mininvasiva riusciamo a garantire ai pazienti con tumore gastrointestinale meno complicanze e tempi di recupero ridotti dopo un intervento chirurgico – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – Inoltre grazie al Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) il paziente viene preso in carico globalmente dal momento della diagnosi a quello dei controlli successivi alle dimissioni, con un’assistenza continua che ne semplifica il percorso all’interno dei servizi sanitari. Continuiamo a lavorare per garantire ai cittadini una sanità moderna ed efficiente, e diagnosi sempre più accurate e tempestive: va in questa direzione il piano di ammodernamento del parco tecnologico che stiamo portando avanti come Giunta con nuove grandi apparecchiature sanitarie, fondamentali per la salute”.

 

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