IN PRIMO PIANOPOLITICASENIGALLIA

I problemi internazionali all’esame degli iscritti del Pd di Senigallia

SENIGALLIA – Si è tenuta l’Assemblea degli iscritti del Partito Democratico di Senigallia. Il tema è stato il piano ReArm EU proposto da Ursula von der Leyen.

“L’assemblea – si legge in una nota del Partito – si è aperta con l’intervento del segretario, Massimo Barocci, che ha relazionato sulla nuova situazione geopolitica internazionale, sconvolta dall’elezione di Donald Trump, l’uomo più potente del mondo, e dall’attività di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e con il massimo potere digitale.

Le ricadute sulle democrazie, sui bisogni di libertà e pace e le ricadute economiche ancora non completamente prevedibili, rappresentano indubbiamente una minaccia. Minaccia che può rappresentare un’occasione per l’Unione europea, che potrebbe riprendere lo slancio verso una maggior coesione e verso la realizzazione di quella federazione si stati europei, gli Stati Uniti d’Europa, immaginata da Altiero spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, a Ventotene.

E’ intervenuta la segretaria regionale Chantal Bomprezzi che ha illustrato lo stato del partito a livello nazionale e regionale, informando i presenti sulle iniziative adottate per la creazione della coalizione di centro sinistra, il dialogo aperto dal partito con organizzazioni, associazioni e comunità della regione al fine di realizzare un programma in grado di risolvere i gravi problemi che opprimono la nostra regione. Ha descritto l’opportunità rappresentata dalla candidatura di Matteo Ricci per tornare a governare le Marche.

All’assemblea sono stati sottoposti due documenti: la mozione di Rodolfo Piazzai a sostegno di una federazione di Stati europei e l’ordine del giorno di Maurizio Mangialardi contro il piano ReArm Europe della von der Leyen.

Entrambi, nella loro illustrazione, hanno esordito apprezzando e appoggiando la disponibilità di Matteo Ricci a competere per la carica di presidente della regione Marche.

Il documento di Piazzai sostiene che è essenziale riproporre con forza la realizzazione della proposta del manifesto di Ventotene, che rappresenta l’unica vera possibilità per costruire una pace duratura in Europa e non solo, in contrapposizione all’idea che solo le armi e la deterrenza possano essere utili per una convivenza pacifica. 

Come insegna la storia il riarmo è sempre stato all’origine delle guerre, mentre la pace si costruisce solo con la collaborazione ed il dialogo.  Esprime la volontà di sostenere, promuovere e collaborare con ogni iniziativa atta alla costituzione di una federazione europea e ad un sistema di difesa comune superando ogni impulso nazionalista e sovranista. Stiamo vivendo un periodo particolarmente buio e pericoloso per cui non è più possibile aspettare lasciando crescere i nazionalismi che porteranno, inevitabilmente, a conflitti sempre più vasti e con conseguenze drammatiche, difficili da prevedere”.

Mangialardi scrive che “il piano UE da 850 miliardi per gli eserciti dei singoli Stati è una follia divisiva, che alimenta tensioni e sottrae risorse a welfare, istruzione e transizione ecologica“.

“Il riarmo appare come un’iniziativa contraddittoria rispetto alla cultura di pace da sempre promossa dalla nostra città di Senigallia, in particolare da associazioni meritorie che svolgono un ruolo encomiabile e da sostenere come la Scuola di Pace “Vincenzo Buccelletti”.

La segretaria nazionale Elly Schlein ha sin da subito elaborato ed espresso una posizione di ferma contrarietà rispetto al piano ReArm Europe negli organismi di partito e nelle dichiarazioni pubbliche, chiedendo una radicale revisione del piano che vada nel senso dell’implementazione di una difesa comune europea; per questo esprime il proprio dissenso rispetto al Piano denominato “ReArm Europe” e il pieno sostegno alla linea politica della segretaria Elly Schlein”.

Gli interventi degli iscritti sono stati in linea con i contenuti dei due documenti; il piano ReArm UE finanzia il riarmo nazionale (850 miliardi in 4 anni) invece di promuovere una difesa comune, rafforza le divisioni tra Stati UE, rischiando una militarizzazione scoordinata, sottrae risorse a welfare, istruzione e transizione ecologica, viola lo spirito del Manifesto di Ventotene.

L’assemblea ha espresso gli obiettivi da raggiungere:

una difesa comune, non riarmo nazionale; per creare un esercito europeo unificato, efficiente, sotto controllo parlamentare e per ridurre le spese militari duplicate e destinare i fondi a politiche sociali e ambientali.

investimenti in diplomazia e cooperazione, non in escalation militare

una vera federazione europea, per superare i nazionalismi, con un’integrazione politica ed economica più profonda

istituzioni democratiche europee con maggiore potere decisionale.

politiche di pace e disarmo per rafforzare la diplomazia e i corpi civili di pace, per promuovere accordi di non proliferazione e controllo degli armamenti.

I due documenti, approvati all’unanimità dall’assemblea, saranno inviati agli organismi dirigenti del PD per una presa di posizione ufficiale e alle istituzioni locali e europee, per una campagna di pressione per un’alternativa al ReArm Europe”, conclude il Partito Democratico di Senigallia.

 

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