Presentato il ricorso al Tar contro il progetto del nuovo ponte Garibaldi
di MARCO LION*
SENIGALLIA – Presentato dalle associazioni ambientaliste e di tutela dei beni storici e culturali di Senigallia il ricorso al TAR per l’annullamento, previa sospensione, del decreto del Vice-Commissario delegato per gli eventi metereologici del settembre 2022 n. 7 del 27 gennaio 2025, contenente l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica/definitivo del nuovo “Ponte Garibaldi” nel Comune di Senigallia.
L’avevamo preannunciato al Consiglio Grande dello scorso 5 febbraio che ci saremo opposti in ogni sede allo scempio del progetto del nuovo Ponte Garibaldi, proposto dal Commissario delegato per gli eventi metereologici del settembre 2022 e dal Sindaco di Senigallia, perciò abbiamo deciso di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale di fronte alla protervia con cui si vuole imporre a Senigallia un progetto sbagliato, inutile per la sicurezza dalle alluvioni e che comprometterà il sistema della viabilità e la bellezza monumentale della quinta scenica dei Portici Ercolani.
La città storica è un bene monumentale collettivo sedimentato negli anni e nemmeno l’amministrazione pubblica ne può disporre con superficialità e arbitrarietà come è stato fatto fino ad oggi.
Si tratta di un atto di responsabilità nei confronti della città e della contrarietà della maggioranza dei Senigalliesi che sono rimasti sconcertati di fronte alla decisione della Regione e del Sindaco.
Un atto dovuto nei confronti dei quasi diecimila firmatari della petizione contro il nuovo ponte proposta dalle nostre associazioni.
Riteniamo il decreto impugnato privo di qualsivoglia motivazione alla disciplina di tutela di una pluralità di interessi pubblici sensibili e al Piano regolatore del Comune.
Nonostante un diniego espresso della Soprintendenza, si è approvato il nuovo ponte che per invasività, dimensione e localizzazione rischia di mutare per sempre l’impianto del centro storico cittadino nella sua dimensione prospettica settecentesca. Un’opera completamente avulsa dal contesto, approvata da organi tecnici istituzionalmente privi di ogni competenza in materia culturale e paesaggistica, fuori dai circuiti di legittimazione democratica degli enti locali e senza alcuna valutazione e considerazione degli impatti sul centro storico cittadino, gioiello inestimabile rappresentativo della storia e dell’identità culturale locale e nazionale.
Riteniamo che il Commissario, ai fini dell’approvazione degli atti della Conferenza dei Servizi, ha completamente distorto il senso di quanto acquisito agli atti della seduta del 12 dicembre 2024 come, ad esempio, il parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e dove si legge che “considerato il contesto storico-architettonico ed urbano in cui si prevede di collocare il nuovo manufatto, tutelato ai sensi della Parte II del DLgs 42/2004, ricadente in zona A del PRG del centro storico di Senigallia; considerata la presenza nell’immediato intorno di Beni tutelati ai sensi della Parte II del Codice, tra cui il lavatoio denominato “Fonte del Coppo”, I Portici Ercolani ed il Liceo Perticari; verificata dunque l’importanza del contesto in cui dovrà collocarsi la nuova prevista opera infrastrutturale; considerato l’impatto sul tessuto urbano storico e sul rilevante patrimonio culturale che insiste sull’area; Questa Soprintendenza…. in relazione a quanto sopra esposto[…], ritiene “necessario che vengano avanzate proposte alternative per le valutazioni di competenza ai sensi d[ella Parte II del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, che tengano debitamente conto di quanto già in precedenza segnalato ed in particolare: – della qualità progettuale dell’opera in relazione al contesto storico-architettonico; – degli aspetti urbanistici in relazione all’impatto sul tessuto del centro storico interessato all’iniziativa in questione.”.
Quanto riportato è solo una delle motivazioni delle 27 pagine del nostro ricorso: tra travisamento dei fatti, falsità dei presupposti, difetto di istruttoria, violazione e falsa applicazione di norme di legge, contraddittorietà, irrazionalità.
La nostra battaglia contro il pericolo di danno grave e irreparabile rappresentato dal progetto del nuovo ponte Garibaldi perciò continua.
Ora ci permettiamo di chiedere ai cittadini che ci hanno sostenuto fino ad oggi di dare un loro contributo per sostenere questa campagna civile e partecipare alle spese legali per questo ricorso al TAR attraverso un bonifico all’ IBAN di Italia Nostra di Senigallia con la causale “Donazione per spese legali e campagna contro il progetto di nuovo ponte Garibaldi”
ITALIA NOSTRA Onlus – via Bonopera 55 – 60019 Senigallia
CREDIT AGRICOLE– filiale di Senigallia-
IBAN – IT06Q0623021300000030689361
*Presidente Italia Nostra Sezione di Senigallia (Anche per conto delle associazioni Gruppo Società Ambiente (GSA), Associazione Confluenze, Archeoclub d’Italia (Sezione di Senigallia) e Amici della foce del fiume Cesano)
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