Un Premio nazionale Sara Piffer in memoria della Reginetta rosa
di UMBERTO MARTINELLI
OSTRA – E’ il ‘Progetto per la Vita’, immediatamente condiviso all’atto della sua istituzione, nel nome di una esemplare ragazza tragicamente scomparsa e nel ricordo del suo giovanissimo rasserenante sorriso.
Concepito nel segno dei più alti e profondi valori, il Premio Nazionale ‘Sara Piffer, Il Sentiero luminoso della Vita’ viene assegnato ai “gesti significativi di altruismo, volontariato, solidarietà, abnegazione”.
L’iniziativa si deve al Club Corridonia ed è condivisa dalle società e associazioni impegnate in prima linea sul fronte dello sport formativo, della sicurezza, della viabilità sostenibile, dell’etica, della solidarietà: dal Continental team SAM – Vitalcare – Dynatek al Gruppo Sportivo Pianello, in linea con i principi e gli obiettivi di enti e federazioni italiane come la FIAB (Ambiente e Bicicletta).
E’ sempre più sentita l’esigenza di intensificare la campagna di sensibilizzazione per contrastare la sequenza mortale degli incidenti stradali, che continua soprattutto a falciare gli utenti più deboli.
Mario Cartechini, presidente del Club Corridonia, evidenzia la tragicità del fenomeno, mai troppo sottolineato: “E’ un urlo assordante, silenzioso, straziante che si leva ogni giorno dal nostro straordinario Paese. E’ la prima causa di morte dei giovani tra i 18 e i 34 anni. Fondamentale è l’informazione, lievito primario della crescita morale della società.
Non dobbiamo rassegnarci. Lo dobbiamo alla nostra stessa ragion d’essere, alle decine di migliaia di vittime e all’amore per il dono della vita che ci motiva”.
La consegna della prima edizione del riconoscimento avrà luogo DOMENICA 11 MAGGIO, alle 9, nell’apertura della prestigiosa classica femminile della cittadina maceratese, la cui ultima vincitrice e assoluta protagonista è stata proprio la speranza trentina delle due ruote.
Cartechini la ricorda così: “AVEVA appena tagliato il traguardo il 12 maggio 2024 la vincitrice dell’11^ Giornata Ciclistica Nazionale Rosa, la diciannovenne Sara Piffer, quando ha raggiunto la panchina, pochi metri vicina, dedicata alla lotta alla violenza di genere, per deporre i fiori, quando improvvisamente il suo volto – sempre sorridente – è stato solcato da lacrime.
UN GIORNALISTA le ha domandato: ‘Lacrime di gioia?’ Lei singhiozzando ha risposto: ‘No, dedico la vittoria al mio amico collega Matteo, investito e morto poco tempo fa’. CHI avrebbe mai pensato che, appena dopo pochi mesi, anche lei sarebbe stata tragicamente travolta mortalmente da un’auto. Tutto ciò ha provocato anche in noi sgomento, dolore, amarezza, al punto da indire e promuovere questo premio”.
Nelle foto (di Lanfranco Passarini): il sorriso di Sara Piffer a Corridonia nel maggio 2024: l’omaggio dell’atleta trentina alla Panchina Rossa
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