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A Senigallia prende corpo la Consulta comunale della fotografia

Parere favorevole delle commissioni Cultura e Affari generali alla proposta di Massimo Bello e Anna Maria Bernardini. “Un piccolo passo avanti, ora la parola passa all’aula nella seduta del 30 aprile”

SENIGALLIA – Si è conclusa, ieri pomeriggio, la seduta della 4^Commissione permanente (Cultura, affari sociali, diritti) in riunione congiunta con la 1^Commissione permanente (Affari generali e istituzionali, politiche comunitarie), convocata per esaminare la proposta di deliberazione consiliare n. 2024/5503 recante “Istituzione della Consulta comunale della #otografia”, che porta la firma del Presidente del Consiglio comunale Massimo Bello e quella della Presidente della Commissione Cultura Anna Maria Bernardini, entrambi proponenti della proposta.

Una proposta di deliberazione che si inserisce pienamente nel contesto cittadino, in cui operano tantissime associazioni, che si occupano di fotografia, ma che rappresenta anche un momento celebrativo dei cento anni dalla nascita del grande Mario Giacomelli, oltre che di tanti rappresentanti di valore, che hanno scritto le più belle pagine della storia artistica, culturale e accademica del mondo della fotografia.

“Senigallia è Città della fotografia e primeggia nel panorama regionale e nazionale, anche perché la fotografia ha avuto, nella nostra città, la massima rappresentazione artistica”, hanno commentano Massimo Bello e Anna Maria Bernardini.

“Durante i lavori della seduta congiunta delle due Commissioni, una parte dei consiglieri di minoranza, intervenuti nel dibattito, non sono riusciti ad interpretare la bontà della proposta e, soprattutto, a coglierne il giusto significato – hanno detto Bello e Bernardini – spostando l’attenzione della discussione su un tavolo squisitamente politico ed esprimendo un atteggiamento ‘ostativo’ verso una proposta, che rappresenta invece un valore aggiunto e che va incontro alla valorizzazione delle libere forme associative, impegnate in questo settore culturale, ma anche alla loro partecipazione e coinvolgimento nelle varie iniziative dedicate al mondo della fotografia”.

“Anche questa volta – hanno aggiunto Bello e Bernardini – i consiglieri di minoranza, che si sono espressi sul provvedimento, con un voto di astensione, oltremodo davvero incomprensibile, hanno dimostrato tra l’altro (ma è stata soltanto una nostra legittima sensazione!) di non avere letto bene la proposta, seppur in loro possesso da oltre cinque mesi, non cogliendo favorevolmente uno strumento utile, che rappresenta un valore aggiunto e un coordinamento unitario in un settore, che a Senigallia è molto attivo”.

Sulla proposta, Bello e Bernardini hanno presentato alcuni emendamenti, che modificano ed integrano quella originaria: emendamenti migliorativi dell’articolato, frutto di interlocuzioni e di confronti proficui con le associazioni di settore, con il sindaco Olivetti e con l’assessore Pizzi.

“Emendamenti – hanno detto i firmatari della proposta – che non stravolgono affatto l’articolato  originario, ma ne migliorano la funzionalità e le finalità”.

Alla fine del dibattito e dopo una puntuale illustrazione del contenuto della proposta e degli emendamenti (che dovranno essere presentati ufficialmente e direttamente in aula per la loro approvazione, come da regolamento, ma che sono stati illustrati lo stesso nella riunione proprio per dare contezza delle modifiche, anche se non vi fosse alcun obbligo da parte dei proponenti), le due Commissioni hanno espresso parere favorevole a maggioranza, con il solo voto di astensione dei gruppi di minoranza.

“Insomma, quasi due ore di approfondimenti – hanno concluso Bello e Bernardini – di una proposta lineare, chiara e volta ad offrire uno strumento pratico alle associazioni di settore, che potranno avvalersi di un luogo di eccellenza per fare proposte e attività coordinate con l’istituzione Comune e con tutti i soggetti (pubblici e privati) pronti a sostenere le iniziative a favore della fotografia, con contributi, anche di natura scientifica ed accademica”.

“L’atteggiamento politico, a tratti strumentale, da parte di alcuni Consiglieri di minoranza, ha fatto emergere pretesti e pregiudizi di natura politica indecifrabili. Un tentativo, però, andato a vuoto perché in Commissione ha prevalso, alla fine, la ragionevolezza per l’istituzione di un organismo di partecipazione, che risponde e che risponderà ad una peculiarità culturale importante della nostra comunità, locale e regionale: la fotografia. Ora, il dibattito e l’approvazione della proposta passano al Consiglio del 30 aprile”.

 

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